A quanto detto, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la dieta mediterranea è una delle diete più promettenti per avere una buona qualità di vita.
A grande sorpresa da parte di molti, che vedono nella carne un qualcosa da demonizzare, questa, è parte integrante di questo stile alimentare.
La tartare di manzo
Il suo successo è da attribuire addirittura ai tempi dei tartari, che era un celebre popolo nomade e guerriero. Furono proprio loro, ad inventare, questa peculiare modalità di consumare la carne.
Nei viaggi usavano, infatti, porre la carne cruda tra il dorso e la sella del cavallo. Questo modo faceva si che, la carne, durante le cavalcate, venisse macinata e battuta e che, quindi, fosse pronta per il consumo immediato.
Nel corso degli anni e dei secoli la tecnica è stata via via tramandata facendo accorgimenti con le erbe e gli aromi che potevano insaporire maggiormente il composto.
Perché il vino rosso si sposa così bene con la carne?
I tannini, elementi tipici del vino rosso, producono una sensazione di ruvidità e secchezza che compensa la pastosità lasciata dalla carne andando a bilanciare perfettamente le due consistenze che lasciano in bocca i sapori contrapposti.
Lo ha dimostrato uno studio del Dipartimento di scienze nutrizionali della Rutgers University.
Carne di Vitello!
La carne di vitello ha la peculiarità di asciugarsi meno rapidamente e assumere una bella doratura se viene infarinata prima della cottura.
L’impanatura perfetta si svolge in queste modalità, infarinare la carne, poi passarla nell’uovo sbattuto e infine nel pangrattato; dopodiché cuocere a fiamma bassa affinché non si bruci.
La carne di vitello si sposa bene con i formaggi molli a differenza di tutta la carne di manzo da cuocere come cotolette, medaglioni, bistecche, entrecôte e filetti che si sposa perfettamente con i funghi.
Le polpette!
L’origine delle polpette risale addirittura alla metà del Quattrocento quando Mastro Martino da Como. La ricetta era semplice e non prevedeva carne macinata bensì fettine di vitello ben snervate e appiattite poi ricolmate con una farcitura speziata per essere infine ripiegate su se stesse e arrostite allo spiedo.